Donna politica e giornalista italiana. Aderente al PCI, ne fu radiata nel 1969.
Successivamente il suo impegno politico
si rivolse alla fondazione del gruppo della sinistra radicale del "Manifesto", entrando nel
1971 nel comitato di redazione del quotidiano omonimo. Nel 1974 divenne uno dei
massimi dirigenti del PDUP e nel 1976 fu eletta alla Camera dei deputati,
mandato che le venne riconfermato nel giugno del 1979. Subito dopo, eletta al
Parlamento europeo, lasciò il comitato di direzione del "Manifesto" e si
dimise dalla Camera, per potersi dedicare maggiormente all'attività di
parlamentare europeo. Riconfermata anche nelle elezioni europee del
1984, 1989 e 1994 (in queste ultime nelle file del PRC), fu - tra gli altri
incarichi ricoperti - presidente
della Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione e i
mezzi di informazione (1994-97) e della Commissione per le relazioni economiche esterne
(1997-98). Dal 1980 co-diresse la rivista "Pace e Guerra", conciliando
questo impegno con quello di deputato europeo e dal 2002-03 tornò a collaborare
più assiduamente con la rivista (e con il quotidiano) del "Manifesto". Fra i
suoi libri a carattere saggistico-politico, ricordiamo
Che c'è in Amerika? (1973) e
l'ideale prosecuzione
Cinquant'anni dopo (2006) (n. Roma 1929).